Un apparecchio acustico, o audioprotesi, è un dispositivo medico rimovibile che amplifica uno specifico spettro di frequenze sonore per ridurre o correggere la disabilità di una persona affetta da perdita uditiva.

Un apparecchio acustico, o audioprotesi, è un dispositivo medico rimovibile che amplifica uno specifico spettro di frequenze sonore per ridurre o correggere la disabilità di una persona affetta da perdita uditiva.
La scelta tra i vari tipi di apparecchi acustici dipenderà principalmente dalle preferenze estetiche di chi dovrà indossare l’apparecchio in questione, dalle sue esigenze quotidiane, dal suo budget e dal suo grado di ipoacusia.
Apparecchi acustici retroauricolari, o BTE (dall’inglese “behind the ear”): si posano dietro il padiglione auricolare. Il suono viene captato da un microfono e trasmesso al canale uditivo mediante un tubicino in silicone. Gli apparecchi retroauricolari si suddividono in open-fit, che si distinguono per avere il ricevitore nella carcassa, e RIC (dall’inglese “receiver in the canal”), in cui il ricevitore è inserito nel canale uditivo. Benché visibili, questi dispositivi sono apprezzati per la loro potenza e robustezza. Esiste peraltro un tipo particolare di BTE, i Mini BTE, che sono più piccoli ma meno potenti.
Apparecchio acustico CIC della marca Phonak
Apparecchi acustici endoauricolari: vengono fabbricati su misura e posizionati direttamente nel canale uditivo.
Apparecchio acustico impermeabile della marca Oticon
La vita utile degli apparecchi acustici, così come quella di qualsiasi apparecchio elettronico, è limitata. Alcuni studi dimostrano che in media, se usato quotidianamente, un apparecchio acustico durerà da quattro a cinque anni. A parte la longevità della batteria, che è sostituibile, la durata effettiva delle audioprotesi dipende da diversi fattori: tempo di utilizzo, qualità della manutenzione e affidabilità del modello.
La grande maggioranza degli apparecchi acustici è costituita da microfono, processore e altoparlante.
Principali componenti degli apparecchi acustici:
Per rispondere a questa domanda, occorre tenere conto di due parametri: il tipo di perdita uditiva e il fatto che sia unilaterale o bilaterale.