Come scegliere un analizzatore di immunodosaggio

L’analizzatore immunologico (detti anche analizzatori di immunoanalisi e analizzatori immunologici) viene utilizzato per rilevare e quantificare sostanze specifiche in un campione. In genere utilizza un anticorpo come reagente: alcuni antigeni si legano a questi anticorpi specifici e scatenano una risposta immunitaria.

Gli ospedali e i laboratori di analisi cliniche utilizzano gli analizzatori di immunodosaggio per eseguire una serie di test in diverse specialità mediche.

Quando si sceglie un analizzatore di immunodosaggio, è importante considerare diversi fattori, come i tipi di test e i reagenti richiesti, la velocità di elaborazione del dispositivo e la necessità o meno di funzioni di ripetizione e diluizione automatica.

Analizzatori di immunodosaggio: vedi i prodotti

Quali sono i diversi tipi di analizzatori per immunodosaggio?
Gli analizzatori immunologici possono essere classificati in base alla loro modalità operativa, alla compatibilità con i reagenti o alla modalità di elaborazione dei campioni.
- Modalità di funzionamento. Possiamo distinguere due tipi di dispositivi in base al loro funzionamento:
  - Analizzatori automatici: il dispositivo miscela automaticamente i campioni con i reagenti. Questi modelli sono adatti per analizzare un gran numero di campioni.
  - Analizzatori semiautomatici: nel caso degli analizzatori semiautomatici, i campioni vengono miscelati manualmente con i reagenti. Questi modelli sono particolarmente adatti per analizzare un numero ridotto di campioni. Spetta inoltre all’operatore lanciare ogni test, poiché non è possibile programmare l’esecuzione automatica.
- Compatibilità con i reagenti. Per quanto riguarda la compatibilità tra le apparecchiature e i reagenti, distinguiamo due tipi di apparecchiature:
  - Sistemi aperti: i sistemi aperti sono compatibili con i reagenti di qualsiasi marca.
  - Sistemi chiusi: i sistemi chiusi sono compatibili solo con i reagenti del marchio dell’analizzatore.
- Modalità di elaborazione automatica dei campioni. Spiccano due modalità di funzionamento:
  - Accesso casuale: l’analizzatore di immunodosaggi ad accesso casuale, o random, carica e analizza i campioni in modo casuale, cioè senza seguire un determinato ordine.
  - Accesso continuo: il dispositivo carica i campioni nell’ordine in cui si trovano nel rack.
Analizzatore di immunodosaggi Randox ad accesso casuale

Analizzatore automatico di immunodosaggio DiaSorin

Analizzatore automatico di immunodosaggio Boditech
Quali test esegue un analizzatore immunologico?
I test immunologici si basano sulla capacità di un anticorpo di legarsi a una macromolecola specifica chiamata antigene. In risposta a questo legame, gli immunodosaggi producono un segnale rilevabile e misurabile utilizzando un marcatore. Gli analizzatori di immunodosaggi possono essere utilizzati per analizzare un’ampia gamma di sostanze, come il sangue e i suoi componenti (siero, plasma) o l’urina. I test permettono di determinare la concentrazione di diversi tipi di molecole (analiti):
- Proteine, ad esempio:
  - Anticorpi: l’analizzatore può essere utilizzato per determinare la concentrazione di anticorpi e quindi misurare indirettamente il livello di antigeni specifici.
  - D-dimeri: queste proteine sono frammenti di fibrina, il componente principale dei coaguli di sangue. Compaiono nel sangue quando i coaguli si dissolvono. Sono coinvolti in tutto ciò che riguarda le reazioni infiammatorie, soprattutto nei vasi sanguigni.
  - CRP (Proteina C-Reattiva): le proteine C-reattive sono sintetizzate dal fegato e i loro livelli aumentano in caso di infiammazione o infezione nel corpo.
- Ormoni: gli esami possono misurare i livelli ormonali per determinare la quantità di ormoni della crescita o di ormoni tiroidei, ad esempio. I test vengono eseguiti utilizzando anticorpi specifici per il tipo di ormone da analizzare.
- Marcatori tumorali: alcune proteine sono utilizzate come marcatori tumorali, soprattutto in oncologia.
Quali sono le diverse tecniche di analisi immunologica?
Esistono diversi metodi di immunodosaggio: immunodosaggio enzimatico (EIA, che comprende il test ELISA), radioimmunodosaggio(RIA), immunodosaggio a fluorescenza(FIA), immunodosaggio a conteggio di particelle(PACIA) e immunodosaggio a chemiluminescenza(CLIA).
- Test immunoenzimatico (EIA o ELISA): in questo tipo di test l’anticorpo è legato a un enzima. Dopo l’incubazione, l’anticorpo non legato all’antigene target viene eliminato con il lavaggio, mentre l’anticorpo-enzima legato all’antigene target può essere osservato quando si aggiunge un substrato alla soluzione.
- Radioimmunoassaggio (RIA): il reagente consiste in un anticorpo legato a un antigene marcato con un radioisotopo. Durante l’incubazione, l’anticorpo compete con l’antigene bersaglio presente nel campione. Alla fine, viene misurata la radioattività del campione.
- Immunodosaggio a fluorescenza (FIA): gli anticorpi sono marcati con una sostanza fluorescente. Dopo l’incubazione con l’antigene, i complessi anticorpo-antigene vengono isolati e viene misurata l’intensità della fluorescenza.
- Immunodosaggio a conteggio di particelle (PACIA): si basa su particelle di polistirene rivestite di anticorpi complementari all’antigene bersaglio. Dopo aver incubato queste particelle con il campione, vengono contate quelle che non si sono legate all’antigene target.
- Test immunologico a chemiluminescenza (CLIA): il principio è simile a quello dei test ELISA e FIA. La differenza è che la luminescenza osservata al termine dell’incubazione è causata da una reazione chimica.
Analizzatore di immunodosaggio CLIA da PHC

Analizzatore per immunodosaggio Dynex ELISA
Principali tecniche di immunodosaggio:
- Test di immunoassorbimento legato all’enzima (ELISA)
- Test radioimmunologico (RIA)
- Fluorescente (FIA)
- Conteggio delle particelle (PACIA)
- Chemiluminescente (CLIA)
A cosa servono gli analizzatori immunologici?
Gli analizzatori di immunodosaggio hanno diverse applicazioni, tra cui le seguenti:
- Screening del cancro;
- Diagnosi di malattie infettive (Covid-19, malattie a trasmissione sessuale, ecc.);
- Analisi cardiaca;
- Test nel settore farmaceutico per il monitoraggio terapeutico dei farmaci;
- Screening per le droghe d’abuso;
- Test allergici (acari della polvere, pollini, peli di animali, allergeni alimentari, ecc;)
- Ricerca.
Quali sono i principali indicatori di performance di un analizzatore immunologico?
Esistono diverse caratteristiche tecniche che permettono di valutare le prestazioni di un analizzatore di immunodosaggio, come la versatilità, la velocità di elaborazione, la capacità, il volume minimo di campione, ecc. Ecco i più importanti da tenere a mente.
- Versatilità dell’analizzatore: si riferisce al numero di test diversi che l’analizzatore può eseguire.
- Velocità di elaborazione: corrisponde al numero di test effettuati all’ora. La scelta dipende ovviamente dal numero di campioni che devi analizzare. Questo parametro è presente solo negli analizzatori automatici, poiché negli analizzatori semiautomatici ogni test viene avviato manualmente.
- Capacità: è il numero di posizioni nei rack per i campioni, cioè il numero massimo di campioni che possono essere analizzati contemporaneamente.
- Volume minimo del campione: la quantità minima di campione necessaria affinché l’analizzatore rilevi la presenza di anticorpi. Più piccolo è il volume richiesto, più sensibile è il dispositivo e migliori sono le sue prestazioni.
- Numero di posizioni dei reagenti: determina il numero di reagenti che possono essere caricati contemporaneamente.
- Tempo di reazione: alcuni analizzatori hanno un tempo di reazione di circa dieci minuti e i primi risultati sono disponibili in circa venti minuti.
Quali sono le diverse configurazioni degli analizzatori immunologici?
I più comuni sono i sistemi di immunoanalisi da banco, portatili e da pavimento.
- Analizzatore da banco: si tratta di un dispositivo relativamente compatto, poiché è destinato a essere installato su un banco di laboratorio.
- Analizzatore portatile: è un modello molto utile per i test Point-of-Care (POC, detti anche bedside test) o anche per l’utilizzo al di fuori delle strutture sanitarie.
- Analizzatori da pavimento: questi sono i modelli a più alta capacità, progettati per i laboratori con un elevato volume di lavoro.
Quanto costa un analizzatore di immunodosaggi?
A seconda della marca, del tipo di analizzatore e della varietà di test che il dispositivo può eseguire, i prezzi possono variare da mille euro a diverse decine di migliaia di euro.

Gli analizzatori semiautomatici sono generalmente più economici dei modelli completamente automatizzati.
Ci sono dei rischi associati all'utilizzo di un analizzatore di immunodosaggi?
L’uso di un analizzatore di immunodosaggi può comportare alcuni rischi, soprattutto legati all’uso del metodo RIA, alla manipolazione dei campioni e a possibili errori, come spiegato di seguito.
- Uso del metodo RIA: riguarda essenzialmente i rischi per la salute legati all’uso di sostanze radioattive.
- Manipolazione dei campioni: alcuni campioni possono presentare un rischio infettivo e devono quindi essere preparati con cura dal personale del laboratorio.
- Possibili errori di analisi: un dispositivo mal calibrato o non sufficientemente preciso può portare a errori diagnostici, con danni alla salute del paziente. Da qui la necessità di un solido sistema di controllo della qualità che garantisca l’affidabilità dei test.
Quali sono i requisiti di manutenzione di un analizzatore di immunodosaggi?
Per garantire il corretto funzionamento dell’analizzatore e l’affidabilità dei risultati, il laboratorio deve disporre di un sistema di controllo della qualità e di una documentazione delle procedure di manutenzione dell’apparecchiatura.

Questo è essenziale per soddisfare gli standard di qualità internazionali, in particolare la ISO 15189.