Dopo essere stati utilizzati, i dispositivi medici devono essere necessariamente sterilizzati. La sterilizzazione comporta sei fasi: la predisinfezione, la pulizia (o lavaggio), il condizionamento, la sterilizzazione propriamente detta, il controllo e, per finire, la fase di conservazione e stoccaggio.
- Predisinfezione: deve essere effettuata subito dopo l’uso del dispositivo o strumento che sia, o comunque il più rapidamente possibile. Il dispositivo o gli strumenti in questione vengono immersi in una soluzione detergente e disinfettante, che riduce la popolazione di microrganismi e facilita quindi la fase successiva, ossia la pulizia, ed evita anche la contaminazione ambientale.
- Pulizia (o lavaggio): comprende un’azione meccanica (per rimuovere lo sporco mediante spruzzatura e sfregamento), un’azione chimica (per rendere solubile lo sporco grazie ad un detergente) e un’azione termica (per accelerare il processo di pulizia e asciugatura).
- Condizionamento: i dispositivi medici devono essere imballati prima di passare attraverso uno sterilizzatore.
- Sterilizzazione: esistono diversi metodi di sterilizzazione.
- Controllo: un controllo viene effettuato prima, durante e dopo la sterilizzazione.
- Conservazione e stoccaggio: l’imballaggio deve contenere informazioni che permettano di rintracciare il ciclo di sterilizzazione e la data di scadenza. Oggi l’uso dei codici a barre facilita la gestione degli stock e il controllo delle date di scadenza.